mercoledì 27 maggio 2009

Facebook: marketing e comunicazione



C’è chi lo odia e chi ne va pazzo. Chi lo usa per mettersi in contatto con i vecchi amici di infanzia e chi per comunicare con i colleghi di lavoro. Insomma, nel bene o nel male, facebook è entrato prepotentemente nella vita di ognuno di noi. Cosa è e come funziona ormai è risaputo, tuttavia a noi invece interessano le caratteristiche che lo hanno reso lo strumento più utilizzato dai navigatori ed il canale virtuale più frequentato della rete. Chi si iscrive o chi lo frequente lo fa per rimanere in contatto con i propri amici oppure per conoscerne di nuovi, per condividere informazioni di lavoro, per giocare, svagarsi: in pratica si creano delle vere e proprio relazioni inter-personali digitali, non virtuali. Probabilmente la sua forza sta nella sua grande semplicità: è un network si basa su relazioni già esistenti nella vita reale e poi si espande grazie al passaparola, alla condivisione di interessi, hobby, alla partecipazione ad eventi e gruppi di discussione. In sintesi non è altro che la vita reale vissuta attraverso l’utilizzo di innovativi strumenti digitali.


Partendo da queste premesse, ovvero i motivi per i quali un utente decide di utilizzare Facebook, si può (e si deve) passare ad analizzare il fenomeno dal punto di vista imprenditoriale. Infatti, si può tranquillamente affermare che un’azienda - oggi - per essere effettivamente competitiva sul mercato non può ignorare e non sfruttare al meglio il mondo del Web 2.0 e dei Social Network. Adesso che il superamento della soglia critica ha innescato l’effetto rete che sta trasformando il social network americano in un vero e proprio fenomeno di costume anche in Italia, bisogna comprendere in quali forme Facebook può diventare un prezioso canale per il marketing delle aziende e quali sono le leve di comunicazione e promozione che concretamente consente di adoperare. Di seguito alcune ne elenchiamo alcune.
1) Awareness. Il semplice passaparola è uno straordinario mezzo per aumentare la conoscenza e la notorietà di un brand.
2) Promozione. Grazie a Facebook e alle reti virtuali è possibile tenere informati i propri “amici” su promozioni, offerte, comunicazioni professionali ed eventi.
3) Instaurare relazioni. Coinvolgere il proprio target attraverso discussioni aiuta la creazione di relazioni durature.
4) Potenza della Critica. Ottenere feedback dai propri amici, stimolare la critica (positiva o negativa) consente di capire le esigenze della clientela.

Due punti sono fondamentali:
Il primo: Facebook è comunicazione, la declinazione di ciò che in partenza era un social network in un mezzo di comunicazione totale. Non si tratta di uploadare una foto, commentare un libro o ascoltare una canzone: si tratta di comunicare. Sul cammino che ha portato alla nascita della mail, della chat, del forum, Facebook propone la sua idea di evoluzione. Dobbiamo però renderci conto che l’idea alla base di Facebook sta creando il solco nel quale l’evoluzione della comunicazione si sta incanalando. Caricare una foto e taggarla , vuol dire comunicare agli amici e agli amici degli amici chi era con noi il giorno X alla cena Y nel ristorante Z. Qui sta la forza della comunicazione.

L’altro fattore importante è a chi si trasmette questo contenuto, il destinatario di quella manciata di bit di informazioni. Come ho già detto in passato, lo scopo di Facebook è gestire il social graph, la rete di conoscenze della vita reale: amici, colleghi, parenti. Questo passaggio a molti sfugge: Facebook non è nato a fini di scoperta e di certo non è nato per fare amicizia con nuove persone. L’obiettivo è mantenere e gestire il collegamento con chi già conosciamo e sentiamo spesso via telefono/cellulare/mail/skype, offrendo un’opportunità in più di contatto. L’utilità di Facebook dunque è direttamente proporzionale al numero di soggetti facenti parte del nostro social graph connessi a noi tramite il servizio.