martedì 15 settembre 2009

Medici sospesi per un gioco su Facebook

Si fanno fotografare sdraiati nell’ospedale per scherzo, ma una volta scoperti vengono sospesi

MILANO- Non sono stati investiti né si sono gettati a terra a causa di un’esplosione. Quelle immagini su Facebook che ritraggono persone distese a faccia in giù nei luoghi più improbabili sono solo l’ultimo dei passatempi in voga sul social network. Immobili come mummie, ritratti in orizzontale in bilico su panchine, in mezzo a una strada o adagiati sui nastri trasportatori a mo’ di valigia, i cultori della nuova mania sembrano comporre un surreale arredo urbano. Divertente vedere le immagini, e più ancora fare da modelli per questa galleria fotografica sui generis.

MEDICI SOSPESI - Forse è per questo che alcuni medici e infermieri dell’ospedale inglese Great Western, a Swindon, si sono fatti prendere la mano, decidendo di partecipare al gioco virale e facendosi fotografare nella ieratica posa proprio all’interno del nosocomio; e per di più durante il turno di guardia di notte. Ancora più incautamente hanno in seguito pubblicato le immagini su Facebook: alcuni erano sdraiati sul pavimento del reparto, altri sull’ambulanza-elicottero, altri ancora addirittura sul lettino di rianimazione. Chissà quante risate si devono essere fatti, magari per spezzare la noia di un momento di quiete. Ma, come riferisce il Times, i dirigenti ospedalieri che si sono accorti delle foto non hanno riso per niente e, dopo aver fatto rimuovere le immagini, hanno sospeso sette membri dello staff, tra medici e infermieri. Ora gli scherzosi camici bianchi rischiano l’accusa di condotta poco professionale mentre la loro vicenda suona come l’ennesimo avvertimento a calcolare le conseguenze di quanto si fa sui social network.

L’ORIGINE DEL GIOCO - E tutto per colpa del Lying down game, il «gioco di sdraiarsi», inventato qualche tempo fa da due amici inglesi che, stanchi delle solite foto delle vacanze, hanno deciso di rinnovare il genere facendosi ritrarre nell’inusuale posa (faccia in giù, mani lungo i fianchi) in posti rigorosamente pubblici. Da lì alla diffusione virale il passo è stato breve.


Alcune foto :



























































Dal Corriere della sera.it 10/09/2009

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